Il contratto del franchising prevede, fra l’altro, l’obbligo di trasmettere i marchi, le denominazioni commerciali, le insegne, i brevetti, i disegni e, particolarmente importante, il know how. Quest’ultimo è talmente necessario che non può esistere un contratto di franchising se non viene prevista la trasmissione del know how ovvero venga trasferito in maniera non significativa.
Con il termine know how si intende tutto il saper fare che l’affiliante deve trasferire a chi intende avviare un’attività in franchising.
Per individuare il know how occorre fare riferimento al d.lgs. n. 30 del 2005 che definisce informazione segreta ogni informazione aziendale o esperienza tecnico-industriale ossia il patrimonio di esperienze che l’azienda ha saputo creare nel corso degli anni e che risulta necessario per mandare avanti l’attività d'impresa. Di norma tali informazioni sono tenute nascoste ai concorrenti.
Il know how è solitamente composto da una serie di informazioni non brevettate o non brevettabili derivanti da esperienze e da prove eseguite dall’affiliante. Tale patrimonio è segreto, sostanziale e specificamente individuato nonché generalmente non noto o facilmente accessibile. Pertanto deve essere originale.
Il patrimonio di conoscenze trasmesso deve comprendere anche informazioni indispensabili per l’uso, la vendita, la rivendita, la gestione o l’organizzazione dei beni o dei servizi contrattuali.
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